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IBRA STENDE IL BOLOGNA
Nella prima giornata di Serie A il Milan batte il Bologna 2-0 e inizia il campionato con una prova convincente. A San Siro il primo tempo resta in equilibrio fino alla mezz’ora, poi sale in cattedra Ibrahimovic e il match cambia. Pescato alla perfezione da Theo Hernandez, Zlatan prima sblocca la gara con un colpo di testa imperioso al 35′, poi nella ripresa raddoppia i conti al 50′ dal dischetto. Nel finale espulso Dijks.
BRACCIO DI FERRO TRA IL MILAN E IBRA
In superficie all’apparenza sembra che tutto taccia, ma nel profondo c’è un grande lavoro di mediazione tra avvocati e legali per provare a trovare la quadra giusta sul rinnovo di Zlatan Ibrahimovic. È una questione prettamente economica, in mano agli uomini Elliott e agli avvocati del giocatore, ma c’è ancora chi potrebbe indirizzare la trattativa a favore dei rossoneri e dare un’accelerata all’operazione di prolungamento. Paolo Maldini con la sua influenza potrebbe “consigliare” lo svedese di rivedere le sue richieste, convincerlo che tirare troppo la corda non sarebbe utile a lui né al club.
PIOLI: LE BASI PER LA RINASCITA CI SONO GIA’
Fosse per lui, probabilmente, Stefano Pioli non la terminerebbe qui la stagione. Del resto, il suo Milan dopo il lockdown ha davvero volato: il 3-0 con cui i rossoneri si sbarazzano a San Siro del Cagliari è la nona vittoria dalla ripresa del campionato, dodicesimo risultato utile consecutivo per Donnarumma e compagni che chiudono il torneo al sesto posto con 66 punti complessivi (42 nel ritorno). Insomma, i motivi di soddisfazione per il tecnico che ha sostituito Marco Giampaolo sono davvero tanti. “I ragazzi sono stati eccezionali, un girone di ritorno fantastico con ottime prestazioni – sottolinea l’allenatore del Diavolo intervistato da Milan TV -. Al di là dei risultati positivi è stato importare creare una mentalità, deve essere una base su cui costruire un futuro ancora più soddisfacente”. “Non dite a Ibra che è vecchio…” L’analisi di Pioli si sofferma quindi sulla produzione offensiva del Milan. “Abbiamo fiducia e convinzione, serve anche la qualità. Vuol dire che abbiamo questi valori. Chiudiamo la stagione con soddisfazione. Speravamo di non dover fare i preliminari ma li affronteremo con convinzione. Dobbiamo limare il gap con i primi”, le parole del tecnico emiliano, che poi rimarca il record di Zlatan Ibrahimovic, il giocatore più anziano ad aver raggiunto la doppia cifra di reti in una singola stagione in Serie A: “Non diteglielo che è il più vecchio ad aver segnato 10 gol in Serie A – dice Pioli sorridendo – È un campione in tutto quello che fa, ci ha dato un contributo importantissimo. I nostri miglioramenti sono andati di pari passo, individualmente e collettivamente. I ragazzi avranno un meritato riposo, ma presto dovranno riprendere ad allenarsi a casa come durante il lockdown”. L’allenatore che si è guadagnato a suon di risultato il prolungamento di contratto scacciando il fantasma di Rangnick che aleggiava su di lui ha le idee chiare anche sul futuro. “Possiamo migliorare su tante cose, dobbiamo consolidare quello di buono fatto quest’anno ma dobbiamo già pensare a migliorare. Ci conosceremo sempre meglio, questa squadra deve migliorare e non penso che se l’anno prossimo dovessimo arrivare di nuovo sesti saremmo contenti. L’obiettivo per la prossima stagione? L’obiettivo è migliorare e crescere, essere consapevoli di essere un grande club – conclude Pioli -. Non vediamo l’ora di ritrovare i nostri tifosi”.
LE BASI PER LA RINASCITA
Il Milan parte forte e dopo essersi affacciato subito dalle parte di Cragno, trova il vantaggio all’11 grazie all’autogol di Klavan: Leao colpisce il palo calciando in diagonale e il difensore è sfortunato nel rimpallo, mandando il pallone nella sua porta. Leao è ispiratissimo e al 24′ trova una traversa incredibile con una rovesciata. Un’acrobazia straordinaria, respinta soltanto dal legno. Leao, il più ispirato della serata, è costretto a uscire per infortunio al 38′ e cinque minuti più tardi la squadra di Pioli ha la possibilità di raddoppiare su calcio di rigore. Ibrahimovic, però, dagli undici metri si fa ipnotizzare da Cragno, che blocca adirittura la sfera e tiene a galla il Cagliari. Ad inizio ripresa Calhanoglu si divora il 2-0: Ibra crossa per il turco, che calcia tutto solo in area ma spara clamorosamente sopra la traversa. Al decimo del secondo tempo Ibrahimovic si fa perdonare l’errore precedente e sigla il 2-0 con un bolide dal limite dell’area imparabile per Cragno. Due minuti più tardi arriva il tris rossonero: Bonaventura serve il pallone rasoterra dalla destra, Castillejo controlla e di mancino mette in rete.
IBRA, ED IL MILAN TORNA IN EUROPA
Il Milan non si ferma. Ottava vittoria in undici partite per i rossoneri che in questo post-lockdown non hanno ancora perso. Al Ferraris di Genova, a farne le spese è una Sampdoria appagata dalla salvezza e imprecisa sotto porta. Finisce 4-1 per la squadra di Pioli che, grazie a questo successo, chiude il discorso sesto posto, col Napoli lontano 4 lunghezze a un turno dalla fine. A trascinare il diavolo ci ha pensando il solito Ibrahimovic, autore di due gol e un assist per Calhanoglu, nel recupero poker di Leao. Nella ripresa c’è gloria anche per Donnarumma che para il secondo rigore consecutivo dopo quello con l’Atalanta, il quarto in questa stagione.
IL DIAVOLO E LA DEA: PARI E PATTA
Finisce pari la sfida tra due delle protagoniste del dopo lockdown. L’1-1 tra Milan e Atalanta è il risultato giusto di un match che prometteva più spettacolo di quello che poi effettivamente è stato. I gol arrivano nel primo tempo: sblocca Calhanoglu, risponde Zapata dopo che Donnarumma aveva parato un rigore a Malinovskyi. Con questo risultato i rossoneri non riescono a superare la Roma quinta e rimangono un punto sotto. I bergamaschi, invece, rosicchiano un solo punto alla Juve capolista, ora a +5, impegnata domenica contro la Sampdoria.
IBRA FA IMPAZZIRE I ROSSONERI
Zlatan Ibrahimovic non usa mai frasi banali e nelle dichiarazioni del post-partita di Milan-Juventus lo dimostra ancora una volta: “Se arrivavo al Milan dal primo giorno, vincevamo lo scudetto”. L’attaccante svedese, ha pure confermato l’addio al termine di questa stagione: “Vediamo, c’è ancora un mese per divertirmi. Ci sono cose che stanno succedendo qua di cui non siamo in controllo, mi dispiace per i tifosi, può essere l’ultima volta che mi vedono dal vivo. Leggete tra le righe… A 38 anni non ho più il fisico di prima e non riesco a fare più ciò che facevo prima. Ci arrivo con l’intelligenza. Ma se faccio la differenza non mi piace, non sono qui per fare la mascotte: voglio portare risultati a club e tifosi. Giocare senza tifosi è brutto, oggi avrebbero potuto divertirsi con noi.
DIAVOLO, CHE BELLA PROVA