Milan ancora a secco, di gol e di vittorie. Allo Stirpe, i rossoneri non vanno oltre lo 0 a 0, e vengono salvati in più di un’occasione dalle parate di Donnarumma. Continua il momento nero di Calhanoglu, ancora alla ricerca di se stesso. Se il Milan non esce dallo Stirpe con un risultato mortificante per il club e decisivo per le sorti dell’allenatore, va ringraziato Gigio, che ha trovato una giornata super. Tre gli interventi decisivi: uno su Ghiglione (tiro al volo) nel primo tempo, e due nella ripresa. Uno ancora sul bravissimo esterno destro (cartellino del Genoa), che lo costringe a smanacciare in angolo con un tiro dalla distanza, e poi capolavoro su Ciano allo scadere, col Milan imbucato in contropiede. Di Gigio quest’anno, così come negli scorsi, rimarranno impresse nella memoria partite ottime e altre non all’altezza delle sue qualità, ma il discorso resta sempre lo stesso: gli va dato il tempo di crescere.
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UN PARI CHE NON SODDISFA NESSUNO
Tra Milan e Torino si sono visti match più belli senza dubbio, ma da lassù Gigi Radice avrà sorriso lo stesso, perché le sue due squadre un passo in più in classifica lo hanno fatto senza sgambettarsi: il Milan non vede ancora l’Inter dietro l’angolo ma resta quarto da solo, il Toro ha testato sul campo personalità e solidità da grande, l’Europa era e resta assolutamente alla portata dopo questo 0-0 in trasferta, ennesima prestazione che porta punti lontano da casa.
IL DIAVOLO FA ILLUDERE IL PARMA PER 5 MINUTI
Vittoria pesantissima del Milan, che batte il Parma a San Siro e si issa, momentaneamente, al quarto posto in classifica. Succede tutto nella ripresa. Prima il vantaggio crociato con Inglese al 50′. Poi la reazione rabbiosa del Milan, che trova il pareggio con un super gol di Cutrone al volo dopo soli 5 minuti e poi con Kessie, freddo a trasformare il rigore al 71′.
L’OLIMPICO: E LA BEFFA DELL’ULTIMO MINUTO
Il pareggio della Lazio è arrivato al 94′ e ha privato all’ultimo respiro il Milan di Gennaro Gattuso – in piena emergenza infortunati – dei tre punti contro una diretta avversaria per il quarto posto: “Può succedere di abbassarsi un po’. In quei momenti, la differenza l’ha fatta Acerbi che fisicamente ci ha messo in difficoltà però va bene. Guardiamo avanti e speriamo di recuperare qualche infortunato”
DI BELLO? SOLO LA CURVA SUD
La Juve dei record non si ferma nemmeno di fronte al Milan. Undici vittorie in dodici partite, mai nessuno prima d’ora era riuscito a partire così bene in serie A. Il big match della 12/a giornata di serie A incorona gli uomini di Allegri che sbancano San Siro 2-0 e tornano a +6 sul Napoli. Il diavolo scivola al quinto posto e perde Gonzalo Higuain, espulso, per la prossima partita contro la Lazio. Per il Milan si tratta della 15/a sconfitta tra campionato, coppa Italia e supercoppa italiana negli ultimi sei anni contro i campioni d’Italia. Adesso la sosta servirà a Gattuso per riordinare le idee e recuperare qualche acciaccato.
IL DIAVOLO CONTINUA A PERDERE PEZZI
Con un grande secondo tempo, il Milan raddrizza una gara nata male contro il Betis e porta via da Siviglia un punto preziosissimo in chiave qualificazione ai 16′ di Europa League. E’ stato un Milan dai due volti, già visto in Europa: eccessivamente timoroso nella prima frazione, grintoso e aggressivo nella ripresa, in cui è riuscito a rimediare con Suso alla rete iniziale segnata da Lo Celso. Il passaggio del turno andrà ancora conquistato ma, intanto, la situazione è decisamente più rosea rispetto a quanto paventato durante l’intervallo.